Voto: 5/5
Titolo:
La Mia Mamma Suona Il Rock
Uscita
al cinema: 2013
Genere
commedia
Durata:
98 min
Regia:
Massimo Ceccherini
Interpreti:
Massimo
Ceccherini: Massimo, Antonio Fiorillo: Cristiano,
Lallo
Circosta: Franco, Cristina Del Basso: Gilda, Alessandro Paci: L'ispettore
Andrea,
Valeria
Marini: Jessica Morgan, Carlo Monni: Don Carlo,
Carmelo
Di Ianni: Carmelo, Liliana Oricchio Vallasciani: La mamma di Cristiano
Cristiano
e Franco sono una coppia di omosessuali di circa cinquant'anni di età. Sono
titolari di un'affermata casa di moda. Cristiano tipo eccentrico di origine
siciliana, è lo stilista creativo; mentre Franco, romano verace, si occupa
della parte amministrativa e finanziaria dell'azienda. Tuttavia Cristiano ha un
problema che lo angoscia profondamente: vorrebbe avere un figlio! Esasperato
dalla situazione, che in Italia non ha vie d'uscita, Franco gli volta le spalle
e Cristiano passa mesi di solitudine e depressione. Dopo una notte all'insegna
dell'alcol, Cristiano vorrebbe buttarsi da un ponte, ma viene salvato da
Massimo, lo sballato leader di una Rock Band. Lo sguardo di Cristiano, alla
visione di Massimo, si fa sinistro: gli spacca una bottiglia di whisky in
testa, lasciandolo senza sensi, e lo rapisce. Il mattino seguente Massimo
spalanca gli occhi e si ritrova in un letto legato come un salame: non ha più i
piercing è completamente sbarbato e con i capelli tagliati. E' a casa di
Cristiano, che ha deciso di prendersi cura di lui facendolo diventare a tutti
gli effetti il figlio che ha sempre sognato. La sola speranza per Massimo di
sfuggire a questa folle prigionia è Gilda, la sua bella fidanzata rocker.
Trama tratta da “comingsoon.it”
La
Mia Mamma Suona Il Rock è un film di protesta che cerca di valorizzare l’unione
delle coppie dello stesso sesso. Ma lo fa non imponendosi, ma cercando con due
sane risate uno spunto di riflessione. Questo film è volutamente assurdo,
spinge una coppia omosessuale con il forte desiderio di formare un nucleo
famigliare, a scontrarsi con i dogmi della chiesa che da sempre si oppone a
questo genere di “famiglie”. È proprio per questo che uno dei protagonisti esasperato, segrega un adulto e lo tratta
come se fosse un bimbo in fasce. Il film è scorrevole ed usa un lessico
semplice e diretto, rendendolo adatto a tutti.
La fotografia non è delle migliori, ma per
questo genere di film va più che bene.
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