Voto: 2/5
Titolo:
La furia dei Titani
Uscita
al cinema: 2012
Genere:
epico, fantasy, avventura, azione
Durata:99min
Regia:
Jonathan Liebesman
Interpreti:
Sam Worthington: Perseo, Liam Neeson: Zeus,
Ralph Fiennes: Ade, Danny Huston: Poseidone
Rosamund Pike: Andromeda, Édgar Ramírez: Ares,
Bill Nighy: Efesto, Toby Kebbell: Agenore,
John Bell: Elios, Lily James: Korrina,
Alejandro Naranjo: Mantius, Freddy Drabble: Apollo,
Kathryn Carpenter: Atena,
Trama:
Dieci
anni dopo aver sconfitto il mostruoso Kraken, Perseus, il semidio figlio di
Zeus, cerca di trascorrere una vita più tranquilla facendo il pescatore e
allevando da solo il figlioletto di 10 anni, Helius. Intanto scoppia una lotta
per il potere tra Dei e Titani. Indeboliti pericolosamente dalla mancanza di
devozione dell'umanità, gli Dei stanno perdendo il controllo dei Titani
prigionieri e del loro feroce capo, Crono, padre dei fratelli Zeus, Ade e
Poseidone, che in passato lo avevano rovesciato e condannato a marcire negli
abissi del Tartaro, una tenebrosa prigione sotterranea nel profondo degli
inferi. Perseus non può far finta di nulla quando Ade, insieme ad Ares il
devoto figlio di Zeus, tradisce e stringe un accordo con Crono per catturare
Zeus. La forza dei Titani cresce sempre di più, mentre diminuisce quella di
Zeus, e sulla terra si scatena l'inferno. Con l'aiuto della regina guerriera
Andromeda, di Argenor il figlio semidio di Poseidone, e del Dio caduto in
disgrazia Hephaestus, Perseus si addentra coraggiosamente nell'oltretomba per
salvare Zeus, rovesciare i Titani e salvare il genere umano.
Trama tratta da “comingsoon.it”
La
Furia dei titani è un film che si richiama ai classici film mitologicici degli
anni 50/60, riuscendo solo in parte nell’impresa.
Per
cercare di sopperire ad una non brillante sceneggisatura, il regista da al film
un ritmo troppo ripetitivo che rende il tutto noioso e poco
chiaro. Gli effetti speciali, che in questo genere dovrebbero essere
fondamentali, sono troppo corposi ed
anche essi contribuiscono ad annoiare lo spettatore. L’unica noto positiva del
film è data dalla fotografia e dal sonoro. Nell’ insieme il film non
scorre, come se cercassimo di mettere
insieme i pezzi di un puzle che non combaciano, cercando di incastrati a
forza.
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