giovedì 11 aprile 2013

Tutto tutto niente niente


Voto: 5/5


Titolo: Tutto tutto niente niente

Uscita al cinema: 2012

Genere: Commedia

Durata: 96 min.

Regia: Giulio Manfredonia
  




Interpreti:

Antonio Albanese: Cetto La Qualunque/Rodolfo Favaretto/Frengo Stoppato,

Fabrizio Bentivoglio: Sottosegretario,

Luigi Maria Burruano: Imprenditore, Massimo Cagnina: Geometra,

Lunetta Savino: Mamma di Frengo,

Maximilian Dirr: Prete per le udienze dal Papa,

Lorenza Indovina: Carmen La Qualunque,

Alfonso Postiglione: Ragioniere, Federico Torre: Avvocato di Cetto,

Paolo Villaggio: Presidente del Consiglio,

Nicola Rignanese: Pino, Clizia Fornasier: Escort,

Vito: Muto, Davide Giordano: Melo La Qualunque



TRAMA:

Perché Cetto La Qualunque, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato finiscono in carcere? E, soprattutto, perché riescono a uscirne? Qual è il destino che li unisce? C'è qualcuno che trama nell'ombra? O costui preferisce farlo in piena luce? Tre storie, tre personaggi con un destino che li accomuna: la politica con la "p" minuscola. Cetto La Qualunque, il politico “disinvolto” che abbiamo imparato a conoscere, questa volta alle prese con una travolgente crisi politica e sessuale (in lui le due cose viaggiano sempre di pari passo). Rodolfo Favaretto, che rincorre il sogno secessionista di un nordista estremo, e che per vivere e combattere la crisi commercia in migranti clandestini. Frengo Stoppato, un uomo stupefacente, in tutti i sensi, che torna dal suo buen retiro incastrato da una madre ingombrante, con un sogno semplice semplice: riformare la chiesa e guadagnarsi la beatitudine. Un ritratto folle ma non troppo dell'Italia di questi anni, in una girandola di situazioni paradossali e travolgenti. In realtà, forse, è semplicemente: neorealismo.
                                                                      Trama tratta da “comingsoon.it”

Albanese in questo film fa satira, riuscendo a denunciare tutti i disagi del nostro paese senza offendere nessuno. Anzi fa sorridere e fa riflettere su un’italia “marcia”.   Film semplice a allo stesso tempo minuzioso per le quello che sta dietro alle battute di “Cetto”
Lavoro staordinario sia dal punto di vista registico/fotografico sia dal punto della sceneggiatura che possiamo definire tranquillamente definire  geniale.

  





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